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Mente, diaframma, corpo

Negli ultimi anni lo studio ultra trentennale del Tai Chi e del Qi Gong della International Tai Chi Chuan Association, scuola fondata dalla ...

31 May 2018

Tredici

La seconda stagione della serie di Netflix "Tredici" mi ha colpito, la trovo molto stimolante e ringrazio Netflix di portare sul telefonino film e serie di alto livello. La mostra del cinema di Cannes ha bandito Netflix perché per loro un film deve passare nelle sale cinematografiche: sono vecchio stile, vetusti, personalmente non vado al cinema perché non riesco a vedere lo schermo per problemi di vista, ma sul telefonino me lo godo appieno.

Perché mi è piaciuto “Tredici”? Perché la nostra protagonista, suicida nella prima serie, Hannah Baker, appare sovente al suo amato, Clay. Per molti che hanno visto le 13 puntate tutto questo è strano, disturba, ritengono Clay non sano di mente, ma è tutto molto semplice: la morte non esiste, Clay ama Hannah, è ricambiato da lei e quindi è lì con lui. Non nel suo corpo fisico, ma nel suo corpo energetico, in quello spirituale.

Verso la metà della serie si stanno persino per baciare, ma qui probabilmente l'autore si è bloccato e non ha avuto coraggio, peccato.

Attendo di vedere gli ultimi quattro episodi, ma la serie è profonda, avvincente e ben fatta e mostra i nostri protagonisti adolescenti alle prese con la loro troppa serietà e la conseguente sofferenza, vittime e bulli si intrecciano, e i loro genitori chiusi nella loro non vita.

In primo piano l'unica storia vera: la storia d'amore spirituale fra Hannah e Clay.

PS (attenzione spoiler)

Un buon finale, non è per fortuna successa la temuta strage; purtroppo nella realtà americana accade terribilmente spesso, ragazzi armati sino ai denti uccidono i loro compagni di scuola... Non e successo perché Clay riesce a liberarsi dalla rabbia per Hannah. Chi si suicida attacca sempre gli altri, ma Clay riesce a risolvere un passaggio fondamentale della sua vita ed il suo amore per Hannah è adesso puro e lui anche e nonostante il mitra del compagno di scuola sul petto riesce con parole d'amore a fermarlo.

29 May 2018

Toro Seduto

Immaginiamoci "Toro Seduto", il famoso capo-Indiano, in piedi con le braccia conserte,
 le mani piatte fra di loro, la postura eretta, nobile, che scruta l'orizzonte.



Toro Seduto non sta invero seduto, ma ha imparato quel gesto che nel Tai Chi si apprende poco alla volta di far rientrare gli inguini un poco di modo che l'interno del corpo si apra e la persona si rilassi, si “sieda” e non è più come i comuni mortali “in piedi” a far fatica nella vita. Una posizione che apre il cuore, che lo collega con pancia e testa, al centro dell'allineamento energetico.

27 May 2018

L'essere selvaggio

La spiritualità è totalmente incompresa, non solo nella moderna new age, ma anche in altre epoche e popoli. Ad esempio l'antico Egitto ed i suoi dei, le purificazioni, l'asportazione di capelli e peli. Inutile stare a seguire popoli che usavano gli schiavi: non possono aver capito la vita.

Quando vi capita di "essere spirituali" considerate una cosa: quello che state facendo tiene con voi la vostra parte selvaggia?!
Solo rivalutando la propria anima-lità siamo veramente nello spirito.

06 May 2018

Le intolleranze alimentari

Sempre più persone si scoprono intolleranti a qualche fonte alimentare. Questo è naturale, ci sono periodi in cui un particolare alimento dà fastidio e va ridotto, il capire l'alternanza di Yin e Yang nell'alimentazione, come nella vita è essenziale e la soluzione a ciò è adeguarsi: se ho voglia di cioccolato, bene, mangerò per un po' più cioccolato; se sento che il lievito chimico della pizza non mi fa bene, ottimo, cercherò di mangiare pizze con pasta integrale o che hanno lievito naturale.

Invece ci viene imposto, o creiamo noi stessi un divieto, da ora basta glutine. Dato che sono "cicli", ed ho lavorato con la mente in maniera sbagliata credendo che il glutine è il nemico, quando in seguito, per la legge "dei cicli nella vita", mi verrà un'altra intolleranza e poi un'altra ed avrò sempre più "nemici" con la conseguenza di indebolire la mia mente riducendo la vita ad una guerra continua fatta di attenzioni a tutti ciò che "mi" fa male. Naturalmente fra questi"nemici" ci saranno sempre più persone...

Nulla fa male, la mente è potente, non va limitata.

C'è chi combatte l'intolleranza assumendo per un periodo lo stesso cibo in quantità anormale finché vince sull'intolleranza, è un metodo, un po' drastico, ma lo rispetto, non segue la moral comune vigente. È il metodo dell'omeopatia, attacco il nemico con la stessa arma: simil contro simile e l'omeopatia funziona nonostante i pazzi "razionalisti" che non vogliono vedere al di là del proprio naso e hanno limitato la loro mente a combattere ogni forma di instabilità con medicine chimiche.

Il grande medico inglese Edward Bach era un omeopata e conosceva tutto questo e comprese che l'omeopatia non era il metodo migliore possibile. Si mise alla ricerca di qualcosa che non fosse una guerra e lo scopri nei Rimedi Floreali che oggi portano il suo nome. A cosa si deve l'efficacia dei Fiori di Bach che la medicina allopatica non può comprendere? Semplicemente che le essenze lavorano sullo stato di consapevolezza della mente, dando luce al problema. Un paio di essenze utili per "gli intolleranti", ma altri fiori potrebbero servire, sono Beech, il Faggio e Rock Rose, l'Eliantemo. Beech lavorerà sulla nostra intolleranza, non solamente rispetto a quell'alimento sospetto, ma al perché si è scatenato in noi questo episodio e farà luce sulla problematica di vita che non vediamo, attribuendo, dando la colpa a un qualcosa, a un alimento, invece di vedere, saper leggere il perché, la situazione della nostra vita che ha scatenato l'intolleranza. Rock Rose parimenti farà lo stesso lavoro sul panico interno di cui non siamo consapevoli e che soggiace alla guerra che stavamo intraprendendo e che "riduttivamente" attribuivamo all'incolpevole alimento.

01 May 2018

Curar se stessi

Ho avuto problemi con i denti sin da adolescente, rabbia e caramelle me ne hanno rovinati molti, il resto lo hanno fatto i dentisti con i loro interventi.
Da un dieci anni ho deciso di curarmi da me stesso e non ho più dovuto andare a farmi vedere. Ho da anni un molare che balla, gli sono diventato molto affezionato e lo "tengo in cura"; ad esempio alcuni giorni fa ho avuto una sera un ascesso e quel dente l'ho sentito "scendere". Normalmente si va dal dentista col mal di denti e ben che vada il povero dente viene de-vitalizzato, cioè ucciso e se il dentista è di quelli sadici, viene tolto.

Sono stato tutta la notte a portare l'energia alla gengiva, a curarmi il dente sciogliendo il "blocco della mente" che avvolgeva quell'ascesso.
La mattina ero ancora un po' sotto-sopra, ma verso metà mattinata ecco, quella bella sensazione della gengiva completamente sgonfiata, il caro dente tornato a posto e la sera potevo mordere il cibo anche con quel dente.

Aver cura per se stessi.