I brutti sogni devono essere i benvenuti perché avvengono quando qualcosa dentro di noi vuol venire alla luce. Questo qualcosa è generalmente un mostro, una "mostruosità che noi temiamo e da cui ci dobbiamo difendere.
Nella realtà non è un mostro, anzi, è quasi sempre una parte importante di noi che stiamo sognando, è sempre noi, ma non quel noi sognante che crede di essere "tutto noi".
Non fuggiamo dagli incubi, ma cerciamo di capire la comunicazione che ci viene proposta dal "creatore del sogno".
Ecco un esempio: <cercavo qualcosa, non sò cosa in una casa piena di libri, poi devo andare in bagno a fare pipì, e anche il bagno è pieno di libri dappertutto, e non posso nemmeno entrare.. senso di impossibilità, poi entro in una stanza con una parete interamente coperta da una libreria, la stanza diventa più alta e più stretta, incombente, fino a quando esce dalla libreria un'entità enorme di cui non vedo il volto, coperta di abiti, di stracci. capisco che mi devo difendere e la getto a terra, e una voce rimbomba "profanazione, profanazione!" mi sono svegliata gridando.>
E' evidente che il sogno ci sta facendo capire che ci sono troppi libri nella vita del sognante. Troppe letture e troppi "altri" che determinano quello che deve fare, troppe dottrine, nulla di suo, persino andare in bagno non è libero.
Spesso i sogni hanno lati umoristici, il creatore del sogno ama i giochi di umore e qui dice: nemmeno pisciare in pace posso!
Appare il mostro. Coperto di stracci, yin e yang, il giudizio subito appare nel sognante (non nel creatore del sogno. Il sognante ci mette del suo, cerca di coprire, di mascherare il profondo messaggio del creatore del sogno) e ci fa capire che nella vita è persona attenta a come si veste. Questo va in sintonia con l'essere schiava dei libri e di "come si vive" proposto dagli altri.
Il mostro è il desiderio di disfarsi dalle convenzioni e di vivere più libera, con più semplicità, usando la propria testa. Buttare via tutti i libri e scriverne uno proprio, per te stessa.
Il mostro non è poi molto forte, il sognante riesce a buttarlo per terra, è più forte, e questo non è poi un bene, le necessità del mostro rischiano di non trovare sbocco, l'ego è sempre molto forte e dittatoriale.
Profanazione! Due volte viene ripetuto, chi profana chi? Il mostro che cerca spazio per una vita più semplice oppure il sognante che gettando a terra il mostro lo accusa di voler disturbare lo status quo acquisito proprio grazie ai "troppi" libri?
I libri sono un bene prezioso, ma ci sono troppi libri spazzatura, ben venga di nuovo quell'antico imperatore cinese (sicuramente taoista) che fece bruciare tutti i libri del suo regno!
(Naturalmente non tutti i libri di sapienza e scienza, ne quelli di tanti autori da Rex Stout a Simenon a Tolkien, ma quelli tipo Bruno Vespa e....
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