Sempre più persone si scoprono intolleranti a qualche fonte alimentare. Questo è naturale, ci sono periodi in cui un particolare alimento dà fastidio e va ridotto, il capire l'alternanza di Yin e Yang nell'alimentazione, come nella vita è essenziale e la soluzione a ciò è adeguarsi: se ho voglia di cioccolato, bene, mangerò per un po' più cioccolato; se sento che il lievito chimico della pizza non mi fa bene, ottimo, cercherò di mangiare pizze con pasta integrale o che hanno lievito naturale.
Invece ci viene imposto, o creiamo noi stessi un divieto, da ora basta glutine. Dato che sono "cicli", ed ho lavorato con la mente in maniera sbagliata credendo che il glutine è il nemico, quando in seguito, per la legge "dei cicli nella vita", mi verrà un'altra intolleranza e poi un'altra ed avrò sempre più "nemici" con la conseguenza di indebolire la mia mente riducendo la vita ad una guerra continua fatta di attenzioni a tutti ciò che "mi" fa male. Naturalmente fra questi"nemici" ci saranno sempre più persone...
Nulla fa male, la mente è potente, non va limitata.
C'è chi combatte l'intolleranza assumendo per un periodo lo stesso cibo in quantità anormale finché vince sull'intolleranza, è un metodo, un po' drastico, ma lo rispetto, non segue la moral comune vigente. È il metodo dell'omeopatia, attacco il nemico con la stessa arma: simil contro simile e l'omeopatia funziona nonostante i pazzi "razionalisti" che non vogliono vedere al di là del proprio naso e hanno limitato la loro mente a combattere ogni forma di instabilità con medicine chimiche.
Il grande medico inglese Edward Bach era un omeopata e conosceva tutto questo e comprese che l'omeopatia non era il metodo migliore possibile. Si mise alla ricerca di qualcosa che non fosse una guerra e lo scopri nei Rimedi Floreali che oggi portano il suo nome. A cosa si deve l'efficacia dei Fiori di Bach che la medicina allopatica non può comprendere? Semplicemente che le essenze lavorano sullo stato di consapevolezza della mente, dando luce al problema. Un paio di essenze utili per "gli intolleranti", ma altri fiori potrebbero servire, sono Beech, il Faggio e Rock Rose, l'Eliantemo. Beech lavorerà sulla nostra intolleranza, non solamente rispetto a quell'alimento sospetto, ma al perché si è scatenato in noi questo episodio e farà luce sulla problematica di vita che non vediamo, attribuendo, dando la colpa a un qualcosa, a un alimento, invece di vedere, saper leggere il perché, la situazione della nostra vita che ha scatenato l'intolleranza. Rock Rose parimenti farà lo stesso lavoro sul panico interno di cui non siamo consapevoli e che soggiace alla guerra che stavamo intraprendendo e che "riduttivamente" attribuivamo all'incolpevole alimento.