Muore Whitney Huston, muore Amy Winenhouse, muore Mycheal Jackson, altri prima di loro, artisti famosi, esseri umani bruciati da alcool e droga e da una carenza interiore.
Osannati da tanti, iperpagati, prodotti di una cultura che produce danni incalcolabili: innalza esseri umani dotati, ma non completi, crea idoli che tanti giovani seguono, ma che lasciano solo tracce amare e vuote. Prodotti insani di un insano capitalismo dove un cantante di successo può diventare ipermilionario, ma rimanere un essere umano incompleto. Folle nel suo essere preda del suo stesso successo, troppo tardi si accorge che i soldi e la fama erano solo un miraggio e che la vita era altro.
E' necessario un risveglio collettivo, ascoltiamo belle canzoni, ma non aiutiamo a creare mostri che sono specchio malato di una società che ci vuole tutti malati.
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Un mondo freddo
Il mondo è freddo, ma non tanto fuori, quello è un freddo normale. E' un freddo interiore, causato da decenni di ottica sbagliata, dove il dio del denaro l'ha fatta da padrone. Ora questo falso idolo chiede pegno e personaggi succubi al suo culto si stanno impegnando a salvarlo, nel farlo prosciugano quel po' di vita rimasto nel mondo, instaurando nelle persone tarli e sensi di colpa e inveendo contro chi il loro idolo del lavoro, delle banche e dei dané non santifica quotidianamente.
Tutto questo ci ha allontanato dal vero calore, dall'essenza della nostra esistenza: Dio.
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