Featured Post

Mente, diaframma, corpo

Negli ultimi anni lo studio ultra trentennale del Tai Chi e del Qi Gong della International Tai Chi Chuan Association, scuola fondata dalla ...

31 January 2016

Noi stessi

Ho sentito dire: "Mi alzo presto ogni giorno perché altrimenti mi viene mal di testa". Ogni giorno questa persona punta la sveglia alle 6 e 30 e si alza, persino nel fine settimana.

L'espediente serve a non entrare mai in se stessi, passare dallo stato di sonno a quello di veglia senza passare nello stato di "me stesso".

La meditazione ci insegna che esiste uno stato dell'essere che si pone fra l'attività diurna e il sonno, in quel momento entriamo in uno spazio diverso, uno spazio in cui non dobbiamo fare nulla e possiamo permettere a quel "tutto noi stessi" di emergere, possiamo anche riflettere in questo spazio!

Questa persona teme il mal di testa. Il mal di testa è sempre un "non detto", qualcosa che emerge da dentro noi, ma che non vogliamo ascoltare. E mettendo la sveglia alle 6 e 30 anche la domenica non corriamo più nessun rischio di entrare in noi stessi, certo rischiamo di farci venire un ictus o un infarto o un tumore perché quel nostro lato negato, da qualche parte vorrà esprimersi e se non ha sbocchi esce in malattie.

Molte persone appena sveglie si alzano immediatamente e magari non devono neppure andare al lavoro e comunque che bella scusa il lavoro per non stare in se stessi!

Coraggio, cerchiamo di dedicare un po' di tempo a noi stessi, altrimenti la vita scorre inutilmente.

14 January 2016

Le tre amiche

Un viandante arriva da un saggio Leone e lo interroga così:

C'è una donna ammalata e sola che ce l'ha col mondo, si incontra con un uomo che l'aiuta molto, lei gli concede solo baci perché lui è sposato. Secondo te Leone, lei segue Dio?

No

Poi arrivano a trovare la donna due amiche e una delle due le dice di lasciare l'uomo che la sta aiutando perché questo è sposato.
Secondo te Leone, questa segue Dio?

No

La terza ascolta le due amiche, ma preferisce stare in silenzio.

Ora ti chiedo Leone, chi fra le tre non ha seguito di più Dio?

La terza

04 January 2016

Gli occhi del cuore

Sono veramente in disaccordo con questa cosa del "vedere negli occhi", del "a, un buon libro di carta", sono espressioni identiche di coloro che un tempo dicevano "a, ai miei tempi", "a, si stava meglio quando c'era la guerra".
Ogni manifestazione d'amore è massima e non ha bisogno di strumenti e gli occhi sono uno strumento. In USA i matrimoni di persone conosciute attraverso il web durano di più di quelle formate dagli incontri "di viso". Sapete perché? Perché gli occhi ingannano e il cuore no; il cuore percepisce bene il cuore di una persona che sta a mille chilometri di distanza che ci ha appena chattato, spesso chi usa troppo gli occhi ha il cuore chiuso.