L'esagramma Kan, il N°29 dell'I Ching mi ha sempre affascinato; da ragazzo spesso usciva quando interrogavo l'antico oracolo Cinese. In quei momenti non ero molto contento del responso perché il significato che i molti commenti, aggiunti nei secoli, attribuiscono all'esagramma è negativo: pericolo, buio, abisso. Ciò mi è sempre sembrato strano: il grande libro di saggezza taoista dà ad uno dei suoi più importanti esagrammi ed al trigramma Kan - Acqua - da cui è composto (raddoppiato), un significato negativo? Non ho mai avuto una grande erudizione sull'I Ching, ma guidato dal principio di base del taoismo, “dove c'è Yin c'è anche Yang, dove c'è Yang c'è anche Yin”, ho compreso che nel tempo la conoscenza profonda, taoista dell'oracolo era andata perduta.
A poco a poco grazie al mio percorso nel Tai Chi l'esagramma é mutato, e al pari della comprensione delle mie paure è diventato un esagramma di grande bellezza, di grande significato. Certo l'acqua è pericolosa, lo constatiamo ormai sovente quando piove, i bacini non tengono, l'acqua fuoriesce e fa paura. I cinesi antichi vivevano nell'entroterra tra grandi fiumi pericolosi da attraversare e nei miti di tutti i popoli abbiamo ricordi ancestrali di grandi diluvi; la paura dell'acqua ha un significato profondo, Kan è uno dei simboli dello Yin (opposto al trigramma Li, fuoco, Yang) e rappresenta la donna e la Luna: non sempre siamo consapevoli dell'enorme influsso gravitazionale sugli oceani e su di noi, esseri composti per la maggior parte d'acqua... umido, umori che cambiano, non controllabili, le donne sono più in contatto con questi mutamenti periodici anche grazie al ciclo mestruale.
Gran parte dei commentari all'I Ching erano di uomini e uomini confuciani i quali, come i "nostri" inquisitori, dovevano avere una fifa matta di quest’esagramma. Anticamente vi era una discussione tra taoisti e confuciani: i primi proponevano argini naturali, larghi e bassi, i secondi stretti ed alti; da 2500 anni sono applicate le teorie confuciane che sfruttano il territorio a vantaggio dell'insediamento umano, ogni anno milioni di persone sono sempre più in pericolo quando piove troppo... l'acqua inonda perché i bacini non contengono...
Come sapevano i taoisti che gli argini dovevano essere aperti e bassi? La loro scienza è vasta e profonda perché non negano la loro parte Yin; mediante l'intuito e la consapevolezza del Corpo, i suoi (nostri) gesti, il suo (nostro) linguaggio come luogo di comprensione e sintesi del micro e macrocosmo, l'esterno come specchio dell'interno e viceversa: quale strumento di conoscenza più sacro se non noi stessi! Inondazioni? Fiumi e laghi cercano curve ed anse che non ci sono più; anche le nostre emozioni cercano spazi naturali nel Corpo, spazi che abbiamo ristretto, spazi come il nostro bacino... i taoisti osservano i bimbi piccoli, mirabili esempi naturali; a pochi mesi anche noi saltellavamo con gioia seduti, abbandonati, sul nostro sedere... aperti e rilassati. L'esagramma significa "abbandono - fluidità".
Nell'acqua, per non affogare, non si può star contratti e la vita è femminile e viene dall'acqua; ma come è difficile abbandonarsi ad essa, fluire con essa! E le nostre energie, le nostre emozioni, e l'u-more e l'a-more sono energia: permettiamo che scendano, lasciamole fluire verso il bacino altrimenti gli umori esondano, anche contro gli altri; le orecchie, collegate nella medicina cinese ai reni, all'acqua, si chiudono, non ascoltiamo più né l'altro né la nostra saggezza interiore... solo il nostro chiacchiericcio mentale.
Nel Tai Chi impariamo che pur aggrediti, l'azione più efficace, più veloce, più bella è sempre senza tensioni, senza preoccupazioni, morbida, il viso disteso... azione naturale in sintonia con questo esagramma, Kan, azione con abbandono, che rimane fluida; l'energia non si blocca e influenza l'altro, lo calma... Un’azione portata in questo modo funziona perché il diaframma è libero, il respiro senza tensioni muscolari è libero… Avete mai visto un bimbo che cade? Il diaframma si espande, ha protetto la caduta come un paracadute; una persona col diaframma bloccato si sarebbe fatta molto più male…
Kan è anche la schiena, tra reni e cuore, luogo che solo la mano dell'amato/amata può accarezzare perché unico punto del Corpo dove da soli a malapena arriviamo. Quando abbiamo paura la schiena si allontana da noi curvandosi, sempre più irraggiungibile, sempre più gelida: l'acqua ci ha ormai travolto, lo Yang, il fuoco sul davanti, tra cuore e plesso solare, non scalda più, il diaframma si contrae, il respiro diventa superficiale.
E' sulla schiena anche il batter della mano della madre che libera il diaframma, che rende più accettabile al bimbo il termine del pasto dopo il grande "abbandono" con lei… bimbo che poi le rivolge la schiena (acqua verso acqua, come quando in mare assumiamo la posizione del “morto”) e si gira al mondo, e per scoprirlo as-saggia, gusta le cose della vita mettendole nella sua bocca, lago per il cibo, per la saliva. La bocca, bacino della testa, da adulto si chiuderà, i denti ed il bacino si stringeranno, troppo impegnato a controllare invece che gustare, a governare invece che navigare la vita, preso tra ingranaggi interni ed esterni che sono solo lo squilibrio tra Kan e Li, tra Yin e Yang, tra inconscio e conscio… ma la vita gli offrirà continue opportunità di diventare saggio, cioè colui che saprà di nuovo as-saggiarla, gustarla.
Si può fluire solo con l'abbandono, abbandono al vuoto, all'amore, apprezzando oltre al fuoco l'acqua, si può fluire solo quando siamo pieni d'acqua, di energie: una barca in secca diventa viva quando la marea poco alla volta prima la solleva e poi la sospinge di nuovo in mare aperto.
Interi popoli stanno negando questo esagramma, l'abbandono, e quando ciò accade il mondo diventa una guerra...
Kan è l’inspirazione: l’aria - l’acqua nel quale gli esseri che stanno sulla terra vivono – come una marea inonda il Corpo e lo apre e lo collega con l’esterno, le emozioni come onde del mare arrivano a bagnare la mente, diventiamo consapevoli del dolore, della rabbia, della paura... Questo è il grande momento di “pericolo” che i vari commenti all’I Ching non sono riusciti a capire. In un'epoca dove oltre ai fiumi tutto esonda: tv, comunicazioni, guerre, raccogliamo, l'invito di Kan ed impariamo a navigare; anche in mezzo alla tempesta. "pubblicato nel 2003 sulla rivista: Gli Argonauti"
Altri post sull'I Ching:
1) I Ching - 2) Gli otto Trigrammi - 3) I Trigrammi Lago e Montagna - 4) Esagrammi 11 e 12: Guerra e Pace - 5) Esagramma 29: Kan
A poco a poco grazie al mio percorso nel Tai Chi l'esagramma é mutato, e al pari della comprensione delle mie paure è diventato un esagramma di grande bellezza, di grande significato. Certo l'acqua è pericolosa, lo constatiamo ormai sovente quando piove, i bacini non tengono, l'acqua fuoriesce e fa paura. I cinesi antichi vivevano nell'entroterra tra grandi fiumi pericolosi da attraversare e nei miti di tutti i popoli abbiamo ricordi ancestrali di grandi diluvi; la paura dell'acqua ha un significato profondo, Kan è uno dei simboli dello Yin (opposto al trigramma Li, fuoco, Yang) e rappresenta la donna e la Luna: non sempre siamo consapevoli dell'enorme influsso gravitazionale sugli oceani e su di noi, esseri composti per la maggior parte d'acqua... umido, umori che cambiano, non controllabili, le donne sono più in contatto con questi mutamenti periodici anche grazie al ciclo mestruale.
Gran parte dei commentari all'I Ching erano di uomini e uomini confuciani i quali, come i "nostri" inquisitori, dovevano avere una fifa matta di quest’esagramma. Anticamente vi era una discussione tra taoisti e confuciani: i primi proponevano argini naturali, larghi e bassi, i secondi stretti ed alti; da 2500 anni sono applicate le teorie confuciane che sfruttano il territorio a vantaggio dell'insediamento umano, ogni anno milioni di persone sono sempre più in pericolo quando piove troppo... l'acqua inonda perché i bacini non contengono...
Come sapevano i taoisti che gli argini dovevano essere aperti e bassi? La loro scienza è vasta e profonda perché non negano la loro parte Yin; mediante l'intuito e la consapevolezza del Corpo, i suoi (nostri) gesti, il suo (nostro) linguaggio come luogo di comprensione e sintesi del micro e macrocosmo, l'esterno come specchio dell'interno e viceversa: quale strumento di conoscenza più sacro se non noi stessi! Inondazioni? Fiumi e laghi cercano curve ed anse che non ci sono più; anche le nostre emozioni cercano spazi naturali nel Corpo, spazi che abbiamo ristretto, spazi come il nostro bacino... i taoisti osservano i bimbi piccoli, mirabili esempi naturali; a pochi mesi anche noi saltellavamo con gioia seduti, abbandonati, sul nostro sedere... aperti e rilassati. L'esagramma significa "abbandono - fluidità".
Nell'acqua, per non affogare, non si può star contratti e la vita è femminile e viene dall'acqua; ma come è difficile abbandonarsi ad essa, fluire con essa! E le nostre energie, le nostre emozioni, e l'u-more e l'a-more sono energia: permettiamo che scendano, lasciamole fluire verso il bacino altrimenti gli umori esondano, anche contro gli altri; le orecchie, collegate nella medicina cinese ai reni, all'acqua, si chiudono, non ascoltiamo più né l'altro né la nostra saggezza interiore... solo il nostro chiacchiericcio mentale.
Nel Tai Chi impariamo che pur aggrediti, l'azione più efficace, più veloce, più bella è sempre senza tensioni, senza preoccupazioni, morbida, il viso disteso... azione naturale in sintonia con questo esagramma, Kan, azione con abbandono, che rimane fluida; l'energia non si blocca e influenza l'altro, lo calma... Un’azione portata in questo modo funziona perché il diaframma è libero, il respiro senza tensioni muscolari è libero… Avete mai visto un bimbo che cade? Il diaframma si espande, ha protetto la caduta come un paracadute; una persona col diaframma bloccato si sarebbe fatta molto più male…
Kan è anche la schiena, tra reni e cuore, luogo che solo la mano dell'amato/amata può accarezzare perché unico punto del Corpo dove da soli a malapena arriviamo. Quando abbiamo paura la schiena si allontana da noi curvandosi, sempre più irraggiungibile, sempre più gelida: l'acqua ci ha ormai travolto, lo Yang, il fuoco sul davanti, tra cuore e plesso solare, non scalda più, il diaframma si contrae, il respiro diventa superficiale.
E' sulla schiena anche il batter della mano della madre che libera il diaframma, che rende più accettabile al bimbo il termine del pasto dopo il grande "abbandono" con lei… bimbo che poi le rivolge la schiena (acqua verso acqua, come quando in mare assumiamo la posizione del “morto”) e si gira al mondo, e per scoprirlo as-saggia, gusta le cose della vita mettendole nella sua bocca, lago per il cibo, per la saliva. La bocca, bacino della testa, da adulto si chiuderà, i denti ed il bacino si stringeranno, troppo impegnato a controllare invece che gustare, a governare invece che navigare la vita, preso tra ingranaggi interni ed esterni che sono solo lo squilibrio tra Kan e Li, tra Yin e Yang, tra inconscio e conscio… ma la vita gli offrirà continue opportunità di diventare saggio, cioè colui che saprà di nuovo as-saggiarla, gustarla.
Si può fluire solo con l'abbandono, abbandono al vuoto, all'amore, apprezzando oltre al fuoco l'acqua, si può fluire solo quando siamo pieni d'acqua, di energie: una barca in secca diventa viva quando la marea poco alla volta prima la solleva e poi la sospinge di nuovo in mare aperto.
Interi popoli stanno negando questo esagramma, l'abbandono, e quando ciò accade il mondo diventa una guerra...
Kan è l’inspirazione: l’aria - l’acqua nel quale gli esseri che stanno sulla terra vivono – come una marea inonda il Corpo e lo apre e lo collega con l’esterno, le emozioni come onde del mare arrivano a bagnare la mente, diventiamo consapevoli del dolore, della rabbia, della paura... Questo è il grande momento di “pericolo” che i vari commenti all’I Ching non sono riusciti a capire. In un'epoca dove oltre ai fiumi tutto esonda: tv, comunicazioni, guerre, raccogliamo, l'invito di Kan ed impariamo a navigare; anche in mezzo alla tempesta. "pubblicato nel 2003 sulla rivista: Gli Argonauti"
Altri post sull'I Ching:
1) I Ching - 2) Gli otto Trigrammi - 3) I Trigrammi Lago e Montagna - 4) Esagrammi 11 e 12: Guerra e Pace - 5) Esagramma 29: Kan
3 comments:
E' un piacere per la mente leggere questo articolo...
Grazie, sei molto gentile :)
Accidenti che belle riflessioni. Arrivano per me al momento giusto.
Grazie
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