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Mente, diaframma, corpo

Negli ultimi anni lo studio ultra trentennale del Tai Chi e del Qi Gong della International Tai Chi Chuan Association, scuola fondata dalla ...

24 May 2016

Lotta e coraggio

Fighting and bravery

Di Sheila Sanchez

You make by projection, but God creates by extension. The cornerstone of God’s creation is you, for His thought system is light. Remember the Rays that are there unseen. The more you approach the center of His thought system, the clearer the light becomes. The closer you come to the foundation of the ego’s thought system, the darker and more obscure becomes the way. Yet even the little spark in your mind is enough to lighten it. Bring this light fearlessly with you, and bravely hold it up to the foundation of the ego’s thought system. Be willing to judge it with perfect honesty. Open the dark cornerstone of terror on which it rests, and bring it out into the light. There you will see that it rested on meaninglessness, and that everything of which you have been afraid was based on nothing.

-- ACIM T-11.in.3.

People fight because they are unsatisfied, because they haven’t measured up to something, because they feel lack, because they are afraid. I have spent many years and a lot of energy fighting. My entire life spent fighting something; fighting my father, fighting my mother, fighting my sisters, my brothers, fighting myself… Fighting the ideals placed by the culture I grew up in, the generation I grew up in. Fighting love. So many things instilled within me that I fought, only digging them deeper inside me. So much offered to me with an open heart that I fought with a closed one. Maybe I always felt threatened and avoided being vulnerable. My mother always told me, no, begged me, to become this or that kind of woman and at every turn I’d question - is this what my mother wants? She pleaded for me not to be weak, or vulnerable, to be independent and strong, to not be pushed around or taken advantage of. My defense was always to fight, fire with fire. My defense was to not trust and to maintain a closed heart. Is this strength? Is this invulnerability? It was futile, always futile. A moment of victory, maybe, for a lifetime of pain. What does it matter that for a moment I could wipe a smug look off my father’s face if it only gave me pain later? And what of avoidance, ignore the fight and the pain? Putting my head down, turning my head away, does nothing but bring more pain later. ACIM says the best defense has no potential of attack. What better defense is there than to realize that… there is no fight - none. Moment by moment, I undo them, dispel them, erase them, open my eyes and look passed the illusion. In a show, I heard it said that being brave is never giving up, to keep fighting. But no - being brave is giving up the fight and embracing love. In the face of everyone’s darkness, being brave is looking passed it and trusting in their light. For me, being brave is trusting in god, especially when the ego is yelling in my ear.

Traduzione di Teresa Pennone

3. Tu fai per mezzo della proiezione, ma Dio crea attraverso l’estensione. 2Tu sei la pietra angolare della creazione di Dio, perché il Suo sistema di pensiero è luce. 3Ricorda i Raggi che vi si trovano, non visti. 4Più ti avvicini al centro del Suo sistema di pensiero, più chiara diventa la luce. 5Più ti avvicini ai fondamenti del sistema di pensiero dell’ego, più buio ed oscuro diventa il cammino. 6Ma perfino la piccola scintilla della tua mente è sufficiente ad illuminarlo. 7Porta questa luce con te senza paura, e coraggiosamente mantienila alla base del sistema di pensiero dell’ego. 8Sii disposto a giudicarlo con perfetta onestà. 9Apri l’oscura pietra angolare di terrore sulla quale si basa, e portala fuori nella luce. 10Lì vedrai che si basava sull’assenza di significato, e che tutto ciò di cui hai avuto paura era fondato su niente.

-- ACIM T-11.in.3.

​La gente combatte perchè è insoddisfatta​, perchè pensa di non essere all'altezza, perchè si sente carente, perchè ha paura. Ho sprecato molti anni e un sacco di energia a combattere.
Per tutta la vita ho combattuto qualcosa: mio padre, mia madre, le mie sorelle, i miei fratelli, me stessa...Ho combattuto gli ideali imposti dalla cultura, dalla generazione nelle quali sono cresciuta. Ho combattuto l'amore. Ho combattuto così tante cose che mi sono state instillate, col solo effetto di seppellirle dentro di me ancora più profondamente. Così tanto di ciò che mi è stato offerto a cuore aperto io l'ho combattuto con un cuore chiuso. Forse (perchè) mi sono sempre sentita minacciata e volevo evitare di essere vulnerabile. Mia madre mi ha sempre detto, no, mi ha supplicato, di diventare questo o quel tipo di donna  e a ogni svolta mi domandavo - è questo che vuole mia madre? Mi implorava di non essere debole, o vulnerabile, di essere indipendente e forte, di non essere influenzabile e che non ci si approfittasse di me. La mia difesa è sempre stata combattere, fuoco contro fuoco. La mia difesa era non fidarmi e tenere il cuore chiuso.
E' forza questa? E' invulnerabilità? E' stato futile, sempre futile. Un momento di vittoria, forse, per una vita di dolore. Cosa importa che per una volta io abbia potuto levare dal viso di mio padre quello sguardo compiaciuto se questo dopo mi ha dato solo dolore? E invece evitare, ignorare il combattimento e il dolore? Piegare il capo, voltarmi dall'altra parte non ha fatto che aggiungere dolore in seguito. ACIM dice che la miglior difesa è nessun attacco potenziale. Quale migliore difesa dunque, se non capire che...non c'è lotta - nessuna.
Momento per momento, le disfo, le disperdo, le elimino, apro gli occhi e guardo oltre l'illusione. In uno show ​ho sentito dire che essere coraggiosi vuol dire non arrendersi mai, continuare a combattere. Ma no - essere coraggiosi è lasciare la lotta e abbracciare l'amore. Davanti al buio di ciascuno, essere coraggiosi è guardare oltre quel buio e avere fiducia nella sua luce. Per me essere coraggiosa significa credere in Dio, soprattutto quando l'ego mi urla nelle orecchie.

11 May 2016

Su Pene e Vagina

Un giorno mi resi conto che il pene era come un albero. Cominciai a sentire, facendo l'amore, che la base del pene erano le radici e da lì iniziava il tronco.

Realizzai che sino ad allora ero stato troppo preso dalla punta, dal cercare di arrivare bene dentro la vagina per trovare così godimento e dare godimento. Era sbagliato, dovevo partire dal tronco. L'energia era così in entrambi molto potente.

L'energia sessuale è energia e segue la mente. Una mente ampia muove molta energia, una mente ristretta ne muove poca.
Una mente che comprende diventa ampia ed  avevo compreso che il pene è un albero.

Il dubbio adesso era che non sentivo bene la punta del pene in questa comprensione. Un albero ha una chioma, la cappella è più punta che chioma.

La soluzione venne da lì a breve: la vagina era la chioma! Il pene e la vagina erano le due parti di un albero che diventa uno all'atto della penetrazione.
La cappella si "innesta" perfettamente nella vagina che è la parte alta dell'albero, la chioma ed i rami.

Con questa immagine nella mente l'energia è al massimo della sua potenza.

Il pene non più "arma" fallica come tutti i maschi inconsciamente hanno, ma come completamento dell'amore nel rapporto sessuale.

L'albero della vita, di biblica memoria, che Adamo ed Eva avevano perso, cioè l'albero del perfetto completamento sessuale ed energetico.

Ps
Anche la mano nella masturbazione maschile completa il pene come "chioma" mentre la donna cerca più le dita come completando opposto.