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Mente, diaframma, corpo

Negli ultimi anni lo studio ultra trentennale del Tai Chi e del Qi Gong della International Tai Chi Chuan Association, scuola fondata dalla ...

27 November 2015

Poesia per me

Scriver di donne?
Lontane sono ora.

Scriver di te?
Il pensier si accalora
Ma troppo lunga la nostra storia.

Scriver di chi?
Di nessun ho memoria.

Forse di me?

Ai, son rimasto solo io
qual cialtron pomposo...

Ma ogni tanto d'amor per sé
è d'uopo pasciarsi.

Sul perdono

Ci si fa male col matrimonio, con i rapporti di coppia. Ci hanno insegnato, genitori, società, chiesa che è giusta la famiglia e noi viviamo convinti di questo e quando è tempo di cambiare restiamo intrappolati e non sappiamo che fare, mogli, mariti, compagni, figli, genitori cominciano ad odiarsi e stanno male e cercano all'esterno qualcuno che li comprenda e finiscono col vivere sdoppiati o arrivano ad una nuova relazione, famiglia.

Ogni volta che la chiesa, lo stato insiste sulla bontà della famiglia, sulla indissolubilità della stessa, sulle facilitazioni a suo vantaggio, la mente delle persone viene imprigionata sempre più dall'ideale della famiglia e si intrappola in un meccanismo mentale che non è libertà dell'essere, comunione fra persone.

Eppure la soluzione c'è, ed è il perdono dell'altro, un perdono liberatorio, un perdono che lascia andare nella propria mente tutte le energie ed i pensieri che si bloccano nel tenere l'altro rinchiuso dal nostro odio.

Capire la potenza del perdono è difficile, troppo zuccheroso l'atteggiamento che la chiesa e lo stato di riflesso, succube del suo modello, ci ha inculcato nei secoli senza neppure dare il buon esempio, anzi la chiesa è tuttora un esempio di rapporti umani di odio e non perdono.

Consiglio vivamente il perdono soprattutto per chi è malato, la malattia è sempre un non perdono e si guarisce perdonando perché ci si libera energeticamente.

Fate così, se sapete chi non state perdonando, sentite che lo abbracciate e restate così finché una luce fra voi non si accende.
A volte ci si nasconde chi dobbiamo perdonare, magari sono i genitori o è un'amica o è una persona che neppure ricordiamo, il non perdono può restare annidato nella mente per decenni: scovate chi dovete liberare, usare la mente per liberare la mente e magari perdonate anche voi stessi!

Buon perdono e buona guarigione.

17 November 2015

I Saggi antichi

Tempi difficili, il radicalismo religioso islamico è alle stelle: vietato ascoltare musica che provenga da strumenti e che non sia religiosa. Io che ascolto i Draconian sono come tutti da eliminare.
Da noi le cose negli ultimi decenni vanno meglio, i preti alla fine accettano che esistano persone che non la pensano come loro, eppure alcuni, ancora tengono le liste inviate loro dalla Chiesa delle "cose del diavolo" e, Shiatsu, Tai Chi, spesso rientrano in questo elenco. Il mio mestiere è insegnare Tai Chi!

Come scrissi tempo addietro per diventare veramente religiosi bisognerebbe abolire le chiese perché Dio ama il Tai Chi, Dio ama la musica, anzi Dio è Tai Chi, Dio è musica.

Dio è energia, è quell'energia che ci tiene vivi, la musica è energia, dà sensazioni energetiche, smuove chi è assopito, chi non c'è nella vita, il Tai Chi fa la stessa cosa, smuove l'energia, ci apre, richiama Dio in noi, ci dà consapevolezza.
L'imam e il prete vorrebbero tenerci senza energia, ogni cosa che dà energia per loro è peccato, il prete e l'imam vogliono allontanare Dio da dentro di noi, ci vogliono morti anzitempo, il prete e l'imam sono dei parassiti, odiano Dio, odiano il mondo che Lui ha fatto, lo detestano. Vi sono tanti preti e vi sono tanti imam, sono tanti perché gli esseri umani danno loro ascolto, danno loro retta. Toccare, ascoltare musica, vivere, respirare sono peccato e miliardi di persone credono loro e danno loro potere, li rendono forti.

La nostra consapevolezza è ancora poco "umana", abbiamo dogmi che le chiese ci inculcano e così non possiamo vivere "noi" le nostre vite, non possiamo fare i nostri sbagli naturali e così tante persone vivono poco e male. Devi fare questo, devi fare quello, devi essere al servizio dei genitori, del marito, della moglie e non si vive la propria vita, la vita che Dio vorrebbe per noi.

I saggi antichi non erano preti, ne imam, i saggi sanno che non sarebbero saggi se fossero dentro una casta, se fossero chiusi in una struttura di pensiero che pensa per loro; il saggio vuole pensare, vuole pensare con Dio. Non troveremo un saggio dentro una chiesa, confessori dei "nostri" peccati, si, ma saggi che sanno farsi sentire il sorriso di Dio perché hanno il cuore aperto, no.

12 November 2015

La spada che fu riforgiata

Oggi dovevo far di conto, pagare bollette e segnare i nostri associati. Non l'ho fatto, mi sono steso a scrivere sul mio taccuino. Un bel taccuino, portentoso, un pozzo dove tutto entra e resta. Una app per il mio cellulare Android, la app si chiama Workflowy e ve la consiglio vivamente.

Ora scriverò sulla spada. Antico strumento di morte, risuona il detto: chi di spada ferisce, di spada perisce. Un monito ben preciso, la spada non deve ferire. Perché allora nel Tai Chi pratichiamo la spada? Avevo un tempo un allievo pacifista che non voleva avere a che fare con le armi, sentivo che bloccava all'interno ogni aggressività e l'impugnare una spada anche di legno, sarebbe stato troppo per lui, rischiava di usarla per ferire, le sue pulsioni trattenute potevano esplodere.
Tenere dentro non va mai bene, questa energia, se non esce, ci causa danni, danneggia noi stessi, ci colpirà da qualche parte, ci ammaleremo. D'altronde chi di spada ferisce, di spada perisce... Chiunque usi violenza finisce prima o poi male e vive male.

Ed allora come fare?

Ci viene in aiuto il nostro amico taoista Semola, il protagonista del film di Walt Disney, la Spada nella Roccia. Qui tutto trova una spiegazione.
La Spada è usata male, energumeni bellicosi, assetati di potere, (chi riesce ad estrarla diventa re), cercano di togliere la spada dalla roccia. Questa non si muove, non può muoversi se si usa la forza muscolare per tirarla.
La nostra società non ha capito questo, lo sport, la conoscenza fisica è tutta incentrata sui muscoli, sul loro uso, sulla loro conoscenza. I nostri allievi che affrontano gli esami stabiliti dall'ente sportivo preposto al rilascio del loro diploma di Insegnanti di Tai Chi e Qi Gong, sono costretti a studiare i muscoli, i loro nomi, come tonificarli, come essere dotati di bei muscoli pronti all'azione.

Li si sta invitando ad usare la spada per ferire.

La Spada nella roccia non si limita a mostrarci l'aspetto stupido dell'uso della spada, non tutti i personaggi che cercano di estrarla hanno le spalle larghe e la vita stretta, uno, Semola, è esattamente come il suo nome, ancora ragazzo, è mingherlino, senza un muscolo. Arriva alla roccia e senza alcuno sforzo estrae la Spada e la porta in alto. Meraviglia, nel film il cielo si apre, la cupezza sparisce, appaiono i raggi del sole, i raggi della vera conoscenza e si sente una musica celeste.
Quello che avviene non è un miracolo, Semola si è preparato a questo evento, non ha certo studiato i muscoli, non sa neppure cosa siano, eppure diventa re.
Nel film Semola dice di non averne, Merlino chiede ... e come fai a muoverti? E poi ammette ... quelli bastano.
Mi sovviene l'immagine della mia allieva più anziana. Beatrice ha quasi 90 anni e lei a lezione è solida, centrata. Un paio d'anni fa cadde all'indietro urtando un ostacolo, tutti fummo sgomenti, ma lei si rialzò in un attimo e ci chiese perché la guardassimo così. Invece di studiare i muscoli ha praticato Tai Chi col suo insegnante dal 1991, per quasi 25 anni ed è diventata Semola, ha appreso a fondo i principi della Spada. Lei non trattiene dentro e non usa la spada per ferire. La usa per stare bene, per godere della vita. Un altro episodio. Andrea Capriotti, esperto conoscitore di varie arti marziali, capace di rompere tombini di ghisa persino con la testa, venne da me ad imparare Tai Chi. Lo misi con Beatrice allora giovane settantacinquenne. Lui vedendo che lo inserivo in un gruppo di nonnine resto molto perplesso e un po' offeso. Durante il Qi Gong, Beatrice notando che Andrea non riusciva più a tenere in posizione le braccia, si girò verso di lui dicendogli, Andrea, prova a rilassare le spalle. Andrea colse l'insegnamento di Semola e continuò Tai Chi a lungo.

Nel film possiamo carpire i segreti di Semola, osserviamoli. Ha un maestro, questo è necessario, ma se si vuole apprendere un maestro arriva e Semola è fortunato, trova un maestro Taoista, niente meno che il mago Merlino. Per Merlino Semola è importante, lo ha aspettato, ora ha il materiale su cui lavorare, per gli altri, Semola è nessuno, buono per fare lo sguattero, al limite per fare da scudiero al fratellastro, un energumeno pieno di muscoli, muscoli che sicuramente conosce bene.

Cosa apprende Semola?

Impara i tre mondi in cui viviamo, diventa pesce e impara a fluire nel mondo dell'acqua, impara a gestire il Tan Tien inferiore, la pancia.

Poi conosce il mondo dell'aria, diventa uccello, il Tan Tien superiore, la testa, impara a volare, impara che la mente umana deve saper volare.

E poi apprende l'uso del Tan Tien del cuore, diventa scoiattolo e conosce una scoiattola che si innamora di lui.

Testa, Cuore, Pancia, ora è completo.
Vi starete chiedendo cosa c'entra questo con la Spada? I Taoisti ben sapevano che la Spada è la nostra colonna vertebrale, Semola ha allineato testa, cuore e pancia, ora è un'unità completa, il diaframma si apre come un mantice e l'energia fluida gira. Semola non è più Semola, ora è un re, re Artù.
Abbiamo nel Signore degli anelli un altro esempio, il ramingo Aragorn riforgia la spada che fu spezzata e diventa anche lui re. Ognuno di noi ha la spada spezzata, la nostra colonna vertebrale è disassata perché ogni nostro centro va per conto suo, la testa vuole una cosa, la pancia un'altra e il cuore un'altra ancora.
Gli energumeni che usano i muscoli hanno la spada spezzata, ecco il significato della Spada che è nella roccia, usano i muscoli per tutto quel che fanno. Semola no, usa testa, pancia e così riesce anche a mettere il cuore mentre estrae la Spada:  il cielo si apre a lui.

Per finire osserviamo l'immagine della spada, quando è nella roccia l'impugnatura è in alto, il baricentro, che si trova ad un terzo dall'inizio dell'impugnatura, è in alto. Si usano le spalle, l'impugnatura è nel collo, il baricentro nel cuore lo appesantisce, la vita pesa. Semola gira la spada, mette l'impugnatura nell'osso sacro ed il baricentro della spada torna al suo posto naturale, nella pancia.

In questi anni ho un debito di riconoscenza verso Semola, lo ringrazio e mi chino a lui Maestro. Verso Merlino ho solo un appunto da fargli, se usato un Leone invece dello scoiattolo per l'apprendimento del cuore sicuramente Ginevra avrebbe amato Artù e non Lancillotto.