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Mente, diaframma, corpo

Negli ultimi anni lo studio ultra trentennale del Tai Chi e del Qi Gong della International Tai Chi Chuan Association, scuola fondata dalla ...

27 November 2019

Domare il toro

Il Toro

Mettiamo che ci regalino un grosso toro e un pezzo di terra dove tenerlo, come la recintereste? Molti pensano a una palizzata in legno, ma sarebbe sufficiente a bloccare il toro? Meglio un muretto in pietra, o in cemento?

Niente di tutto questo: basta usare un sottile filo con un basso voltaggio elettrico. Alla stessa maniera è il Tai Chi: quando dobbiamo fare un'applicazione marziale non creiamo recinti duri, i muscoli restano soffici ed è l'energia, il Qi, che terrà a bada l'avversario.

Questo è un concetto assolutamente difficile da capire per i più. Sono tanti gli allievi che, anche dopo anni, chiedono: "Maestro, ma se diamo un pugno, almeno nel momento dell'impatto possiamo usare i muscoli?" La risposta è invariabilmente "no": perché spegnere l'elettricità proprio quando il toro sta per toccare il recinto elettrico? Come spiega da sempre il GM° Chu King Hung, la forza muscolare applicata è inversamente proporzionale all'energia, al QI, usato: se contraggo i muscoli spengo l'elettricità.

14 November 2019

Sull'esserci o non esserci

Essere o non essere, questo il problema. Ho finalmente compreso le parole di Shakespeare vedendo come molti gettino via se stessi.
Le persone ci sono o non ci sono.
Si impara, col tempo, a comprendere e ad apprezzare chi c'è e a lasciar perdere chi non c'è, sperando un domani possa, dopo aver lavorato su se stesso o su se stessa, esserci.

In riferimento al Tai Chi è più utile avere insegnanti, allievi che ci sono, che altri che appaiono anche bravi tecnicamente, ma quando servono o quando ci sono degli impegni, scompaiono regolarmente.
Le scuse sono tante, dalla morte di un caro, alla perdita del gatto, ai troppi impegni, ai problemi economici.

Perché chi c'è, c'è?

È un problema energetico. Chi c'è è aperto energeticamente e tutto fluisce, tutto si combina e non rovina se stesso con "scuse esterne".
A chi non c'è accade di tutto, un braccio che fa male, un tallone che impedisce il movimento, un lutto protratto per mesi e mesi. Si fa sopraffare dall'ego distruttivo e ne soccombe sempre e mai si avvede di questi meccanismi, la consapevolezza è offuscata.

Il buonismo di chi osserva tende a giustificare questi comportamenti, ma facendo così si entra in risonanza con colei o colui che non ci sono: è molto meglio dire in faccia quello che si pensa e semplicemente sperare che chi non c'è comprenda che il non esserci è distruttivo principalmente per se stessi.

L'apprezzamento deve esserci per chi c'è, per coloro che danno se stessi per il bene del Tai Chi, degli allievi, degli insegnanti perché hanno compreso che il bene del tutto è il bene per se stessi. 

Onoriamo chi c'è.

01 November 2019

Halloween, Ognissanti

~ I Ching - Gu ~




Halloween, Ognissanti

Ognissanti, Festa dei morti, Halloween? Quale la definizione migliore? Questo periodo dell'anno è celebrato in moltissime tradizioni sia pagane che cristiane fin dai tempi più antichi.

Halloween è una festa pagana, nata, sembra, in Irlanda, celebrata dai Celti. L'Halloween moderno? È come ogni festa moderna, cristiana o no, luci, colori, regali, esagerazioni.

Sul perché da sempre si celebra questo periodo lo potete comprendere da com'è la temperatura oggi 31 Ottobre: aria invernale, freddo contrapposto al caldo che c'era sino a ieri. L’estate, lo Yang, decisamente lascia il posto all’Inverno, lo Yin.

Ho chiesto un parere all'I Ching sul significato di questo passaggio. Alla domanda: "Halloween, Ognissanti, Festa dei morti" la risposta è:

N° 18 - Porre rimedio - Gu



La parola Gu vuol dire verme, qualcosa si è guastato e ora bisogna porvi rimedio. L'estate è andata, ci siamo dimenticati di noi stessi, abbiamo vissuto "all'esterno" ed ora è tempo di tornare "dentro di noi"!

Che risposta perfetta! Ecco cosa è Halloween o Ognissanti: torniamo ad essere Santi di noi stessi, torniamo a centrarci per "emendare le cose guaste" (altro nome dell'esagramma), per riprendere consapevolezza della nostra vita.

"Porre rimedio. Sublime e prospero e morbido.

È favorevole attraversare le grandi acque.

Prima del punto di inizio, tre giorni. Dopo il punto d'inizio, tre giorni. Un nuovo inizio segue ogni fine: è il corso del Cielo."


L'I Ching segnala che siamo di fronte a una fase di passaggio, tre giorni, una porta. L'estate finisce e inizia l'inverno. Adesso è ora di raccogliere il potenziale energetico dell'estate, di trasformare, porre rimedio attraversando le grandi acque, cioè cambiando, non più all'esterno, da ora,  all'interno. Il frutto che è maturato sull'albero, adesso lo conservo con cura.

Il commento

Il vento, il Trigramma sotto, soffia ai piedi della montagna, il Trigramma sopra. L'immagine di decadenza e riparazione. La persona superiore muove le persone e nutre la loro virtù.

La mela cade dall'albero: lasciata lì, marcisce; raccolta, diventa cibo. È tempo di raccoglierci in noi stessi e non "marcire" proseguendo l'iperattività naturale, caratteristica dell'estate. È tempo di nutrire la propria virtù.

 È tempo anche per gli ultimi allievi di riprendere i corsi di Tai Chi  e seguire le indicazioni dell'insegnante.

Le linee mutevoli

La terza linea mobile

Rimedio alle cose del padre: non c'è comunque errore.

Il padre è il sole, lo Yang. È stato naturale andare in vacanza, darsi del tempo per godere la vita esteriore: non c'è stato nessun errore, fa parte della natura delle cose.

La quinta linea mobile

Rimediare allo Yang, si ottiene una buona reputazione. Si ha successo e si manifesta virtù.

Lo Yang, da potenziale energetico, produce energia nei cicli, il sole fa maturare le messi, l'inspirazione riempie i polmoni di ossigeno. Ora sta a noi non disperdere questa energia, ma tenerla dentro.

È tempo di interiorizzare. L'iperattività porta a disperdere le energie, curiamoci degli altri, di noi stessi, di quello che a dobbiamo fare.

On Fri, Nov 1, 2019 at 12:47 PM Carlo Lopez wrote: