C'è stato un fervido periodo nei secoli scorsi in cui si studiava la mente umana, tale scienza prese il nome di "psicologia", lo studio della psiche. L'imbruttimento della società trainato dalla medicina farmacologica ha spostato lo studio della psicologia su un piano farmacologico, nessun intervento più sulla psiche, si ha un problema psicologico? Farmaco.
Lo psicologo, le facoltà di psicologia hanno un complesso di inferiorità rispetto alle scienze cosiddette esatte, come la medicina (come potrà mai essere esatta?) Tale complesso di inferiorità porta lo psicologo verso la farmacologia, così, pensa, non sbaglia.
Che limitatezza di intelligenza, castrare ad esempio ragazzini dandogli farmaci e bloccando ogni loro la possibilità di crescita!
Un caso di pochezza mentale, una persona cieca viene colpita da un ictus che distrugge la parte del cervello con cui riconosce l'alfabeto Braille. Nessuna spiegazione viene dal moderno docente o psicologo, il caso ha colpito! Adesso ha portato la psicologia più vicino ad una scienza esatta, quella parte del cervello è sfuggita al Braille.
Un po' più di saggezza porterebbe immediatamente verso il vero problema, verso la "guarigione" della persona mostrandole il suo profondo desiderio di non vedere, neppure col Braille.
Lo psicologo, le facoltà di psicologia hanno un complesso di inferiorità rispetto alle scienze cosiddette esatte, come la medicina (come potrà mai essere esatta?) Tale complesso di inferiorità porta lo psicologo verso la farmacologia, così, pensa, non sbaglia.
Che limitatezza di intelligenza, castrare ad esempio ragazzini dandogli farmaci e bloccando ogni loro la possibilità di crescita!
Un caso di pochezza mentale, una persona cieca viene colpita da un ictus che distrugge la parte del cervello con cui riconosce l'alfabeto Braille. Nessuna spiegazione viene dal moderno docente o psicologo, il caso ha colpito! Adesso ha portato la psicologia più vicino ad una scienza esatta, quella parte del cervello è sfuggita al Braille.
Un po' più di saggezza porterebbe immediatamente verso il vero problema, verso la "guarigione" della persona mostrandole il suo profondo desiderio di non vedere, neppure col Braille.