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Mente, diaframma, corpo

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27 July 2018

Sull'attenzione

Molti valorizzano l'attenzione come qualcosa di positivo e necessario alla realizzazione umana: il qui ed ora ha bisogno della vostra completa attenzione.

Nulla di vero, attenzione e distrazione sono due facce della stessa medaglia, Yin e Yang. Le persone ossessive sono molto attente, a loro non sfugge nulla, gli occhi sempre pronti a cogliere ogni piccolo movimento “sospetto”.

E allora? Il qui ed ora si realizza con la consapevolezza. Come funziona? Quale è la differenza fra attenzione e consapevolezza?

Un esempio concreto: Una conferenza noiosa, la persona attenta cercherà di seguire tutto il filo del discorso e maggiore sarà la sua ossessività, maggiori dettagli cercherà di cogliere. Al termine sarà stanco e pieno di nozioni perlopiù inutili. La persona consapevole potrebbe persino addormentarsi e risvegliarsi al momento topico in cui il relatore ha qualcosa di interessante da dire. Come funziona? L'attenzione è collegata alla coscienza, la persona attenta è coscienziosa. La consapevolezza è collegata all’inconscio o meglio al preconscio, quella parte che sta fra il conscio e l'incoscio e che sa, grazie a questa connessione, esattamente cosa è utile a noi.

Un altro esempio è guidare. Si pensa che per farlo sia necessaria molta attenzione, ma non è così, un guidatore esperto guida bene lasciando libera la sua attenzione. Ci sarebbero milioni di incidenti ogni giorno se usassimo solamente l'attenzione. Un principiante invece deve fare molta attenzione perché ci sono troppi fattori da tener presente e quindi deve essere molto prudente.Infatti ad un principiante vengono imposti limiti severi nella guida e assicurazioni più care. Gli incidenti? Quelli che si scattano un selfie o rispondono ad un messaggio? Qui la causa non è la distrazione, ma avviene uno split fra conscio e preconscio prima dell'incidente. Un incidente non succede mai a caso, non avviene per una distrazione.
PS
Qualcuno si imbizzarisce perché ritiene che dia troppa importanza alle parole. Cerco di spiegare allora ancora meglio.
Attenzione richiama subito il suo opposto distrazione. Se diamo una positività all'attenzione, automaticamente nella nostra psiche il germe negativo comincia a lavorare. Perché? Perché siamo fatti così, la legge dello Yin e dello Yang. Consapevolezza non ha un contrario. Il contrario sarebbe non consapevolezza, ma questa non esiste, ci sono “gradi” di consapevolezza, non ci sono gradi di attenzione!
Le critiche poi se vengono da chi fa Tai Chi sono strane, pignoleria? No! Provate nel Tai Chi a girare una mano di 90 gradi in una posizione, la posizione non tiene. In acqua invece di galleggiare, affogheremmo.

1 comment:

Pasquale said...

Ogni cosa ha il suo contrario altrimenti non potrebbe esistere. L’opposto della consapevolezza o coscienza è l’inconsapevolezza o incoscienza.
Vero invece è il concetto che non c’è mai niente di negativo, perché entrambe le facce di una medaglia hanno il loro significato.
Si tratta dei due poli opposti della dualità o polarità che sono anche complementari: l’uno serve all’altro per far funzionare il sistema, anche se i due poli si odiano, come la destra e la sinistra della politica
Buona giornata
Pasquale .