Come in una grotta, ascoltando l'acqua che gocciola stando nel buio indistinto.
Le stelle sono i nostri punti energetici.
Come un toro infuriato od un cavallo imbizzarrito da domare, così stiamo seduti nella posizione di meditazione a domare la nostra mente.
Seduti entriamo nella porta della meditazione.
Come fare? La parete rocciosa davanti a noi sembra liscia e insuperabile... C'è però una fessura, c'è però una parola magica...
Ali Baba l'aveva trovata: apriti Sesamo.
I 40 ladroni sono i nostri pensieri, quelle nuvole che impediscono di vedere il sole. Chiediamo: apriti Sesamo. Dobbiamo sempre chiedere allo Spirito per poter entrare nella porta della meditazione.
Entriamo.
Immobili aspettiamo. Questa è la porta per entrare in se stessi, in meditazione siamo finalmente noi stessi, non vaghiamo in meandri vacui ed inutili facendo questo e quello: stop.
La nostra mente va allenata, va capita. Seduti immobili come su un toro infuriato od un cavallo selvaggio, senza fare nulla, lasciamo che senta la forza della nostra immobilità e in poco tempo viene domata. Qui raggiungamo il benessere, l'energia si muove in tutto il nostro essere, il corpo sparisce.
Qui possiamo trovare Pace, Guarigione, Felicità, basta chiedere allo Spirito.
La nostra coppa svuotata ora si riempie di contenuti profondi e benefici. Dentro non c'è più veleno, ora possiamo attingervi e berne il liquido sacro.
Ascoltiamo, lo Spirito sta comunicando con noi, ha già risposto alla nostra chiamata, ma diamoci tempo di comprendere quali sono i nodi da sciogliere, quali dei nostri pensieri formulati, anche in un lontano passato, sono i nodi che ci impediscono di essere completamente uno con noi stessi.
Poi silenzio nell'attimo presente, nell'"istante sacro"
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