Una scatola e dentro delle palle che si muovono, questo il Quidditch e degli esseri umani che vi giocano e delle scope volanti, quelle che usano le streghe la notte della Befana.
Due squadre che si fronteggiano volando, colpendo con dei bastoni queste palle volanti ed evitandone altre, una immagine perfetta di gioia e leggerezza.
Volare (la nostra mente può volare) e giocare danno gioia nella vita e per farlo il diaframma deve essere libero. Il diaframma? Cosa è? Questa è una domanda non da poco, nessuno me parla mai, neppure i medici ne sanno molto, pochi anche gli insegnanti di Tai Chi e di Qi Gong.
Ne lessi l'utilizzo per la prima volta nel 1980 in un libro di alchimia taoista, raccontava di come i taoisti cavalcassero le nubi usando il diaframma, che era chiamato "Mantice Celeste", definizione veramente calzante.
Taoisti che cavalcano nubi? Squadre di Quidditch a cavallo di scope volanti? Cose per bambini, fantasie... subito la nostra mente giudicante cerca la propria sopravvivenza scartando idee si' infantili.
C'erano alcuni film cinesi anni fa, schermaglie di monaci guerrieri che saltano di ramo in ramo o svolte a pelo d'acqua. Molti non apprezzavano: no, non guardo film dove volano sugli alberi. Rigidità molto pesanti da portare con sé.
C'erano alcuni film cinesi anni fa, schermaglie di monaci guerrieri che saltano di ramo in ramo o svolte a pelo d'acqua. Molti non apprezzavano: no, non guardo film dove volano sugli alberi. Rigidità molto pesanti da portare con sé.
Il diaframma ci permette di respirare, ma il respiro può cambiare così tanto, libero, ampio, pesante, costretto. È regolato dalla nostra mente, aborre la rigidità. Per questo i bambini hanno il diaframma libero, sono potenti e pieni di energia e cosa fanno i bambini tutto il tempo? Giocano e volano.
E noi adulti? In fondo continuiamo a giocare, ma giochi pesanti, guerre, vere o celate, ci occupiamo di cose importanti, crediamo che ne va della nostra vita, diveniamo così seri che il nostro respiro si chiude: non abbiamo più un attimo di respiro.
Ricordo molti anni addietro una mia allieva Buddista, un giorno mi chiede, ma per te la vita è un gioco? Risposi di si. Non la vidi mai più, nel suo credo la vita era una Valle di lacrime, bisognava solo trascenderla. Morta aspettando qualcosa d'altro...
E noi adulti? In fondo continuiamo a giocare, ma giochi pesanti, guerre, vere o celate, ci occupiamo di cose importanti, crediamo che ne va della nostra vita, diveniamo così seri che il nostro respiro si chiude: non abbiamo più un attimo di respiro.
Ricordo molti anni addietro una mia allieva Buddista, un giorno mi chiede, ma per te la vita è un gioco? Risposi di si. Non la vidi mai più, nel suo credo la vita era una Valle di lacrime, bisognava solo trascenderla. Morta aspettando qualcosa d'altro...
Quello che facciamo nelle nostre lezioni è giocare, reimparando a respirare, a riaprire il diaframma. I taoisti dicevano che bisognava tornare come bambini e in fondo Gesù era parecchio taoista e anche lui disse che non possiamo tornare nei regni dei cieli se non torniamo bambini. Il saggio è colui che torna bambino ed ha imparato ad as-saggi-are la vita.
Il Quidditch rappresenta simbolicamente il regno dei cieli, giocatori che volano su delle scope. La notte della Befana, lei vola sul suo bastone di legno e porta doni proprio ai bambini.
La partita di Quidditch inizia quando l'arbitro, l'unico adulto in campo, lancia in aria il "Boccino d'oro", questo è piccolo ed ha due ali piccole. Si leva in volo, è il nostro diaframma che si alza ed incomincia a respirare (non me ne vogliano medici ed esperti se scrivo si alza). La partita ha termine quando il "cacciatore" di una delle due squadre riesce infine ad afferrare questa minuscola e zigzagante sfera. Cosa avviene? La sconfitta, la morte dell'altra squadra. Il diaframma si blocca. Non c'è bisogno di essere morti per essere morti, basta bloccare il diaframma e in tanti lo facciamo, diventiamo fragili e spenti e senza respiro.
Tecnicamente non mi dilungherò sul significato di ogni palla del Quidditch, sappiate che il boccino d'oro è riferito alla parte centrale del diaframma, la Pluffa alla parte anteriore e a quella posteriore. È interessante il termine "colpo della strega", si riferisce al blocco del diaframma nella parte sopra i reni, siamo stati pesantemente disarcionati dalla scopa (dalla vita). E la Pluffa è la palla che continuamente viene passata da un giocatore all'altro sino ad una eventuale segnatura in un cerchio sospeso dietro al portiere avversario. È la fluidità del movimento, lo scendere e salire, grazie a queste due, invero quattro parti del diaframma.
Il bolide si riferisce al lato esterno del diaframma, potente e devastante ed infine la scatola dove vengono racchiuse le varie palle è la capacità di tenere il diaframma stabile o a destra o a sinistra.
Il bolide si riferisce al lato esterno del diaframma, potente e devastante ed infine la scatola dove vengono racchiuse le varie palle è la capacità di tenere il diaframma stabile o a destra o a sinistra.
Brava Rowling, geniale, hai lasciato che lo Spirito permeasse i tuoi libri di messaggi vitali per noi umani!
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